PARCO NOBILE E CIRCUITO DELL'ACQUA
L'ampio giardino all'italiana caratterizzato da elementi di topiaria di bosso, con fontana al centro e vasi ornamentali, si prolunga a sud, oltre la peschiera, con un monumentale viale prospettico di due chilometri e mezzo, lo stradon, l'antico cardo romano. Ai lati sorge il parco romantico con montagnole, grotte, due serre, piante secolari. Una grande ruota d‘acqua di sei metri alimentava il sistema d‘irrigazione della Villa (oggi in fase di restauro), portando l'acqua alle scuderie, alle cantine, alla lisciera (la lavanderia), alla peschiera, generando uno stagno all’apice di una collinetta per la produzione invernale del ghiaccio da conservare nella grotta sottostante adibita a ghiacciaia (giasera). Un piccolo lago fungeva da riserva d'acqua per le coltivazioni orticole e frutticole del Brolo della Villa.
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